Rio nell'Elba
Rio Elba è uno dei più antichi borghi dell’isola con origini nell’età del bronzo, e conserva numerose tracce del suo passato. Arroccato sopra un colle a 180 metri sul livello del mare, come il resto dei paesi del versante orientale appartiene alla tradizione mineraria che si perde nella notte dei tempi.
Famoso per le sue miniere di ferro che risalgono all’età etrusca, è stato il centro minerario dell’isola fino alla chiusura dei giacimenti. Una grande varietà di minerali è esposta nel locale Museo Civico Archeologico del Distretto Minerario di Rio nell’Elba.
Il museo si trova nel centro storico del paese di Rio nell’Elba ed ospita più di 700 pezzi delle numerose varietà di minerali provenienti dalle diverse parti dell’isola. L’Elba, infatti, da un punto di vista geologico è suddivisa in 3 fasce. La fascia occidentale, dove si innalza il Monte Capanne, è costituita prevalentemente di graniti, tormaline, berilli, serpentine e porfidi. La fascia mediana è formata, ad Est, di diabasi e serpentine; a Ovest, di porfido quarzifero, alberese, granito.
La fascia orientale, infine, presenta una maggiore complessità di composizione: la parte meridionale del Monte Calamita e il pezzo di costa compreso tra Porto Azzurro e Rio Marina è composta da micascisti paleozoici, feldspato, quarzo, tormalina, marmi, dolomie; nella zona di Capoliveri ci sono porfidi e masse calcaree; la parte settentrionale è quella più ricca di minerali ferriferi quali oligisto, limonite e magnetite, vi si trovano, inoltre, scisti ardesiani e carboniosi, arenarie e puddinghe del permiano, calcari del mesozoico. L’ultima miniera a ferro dell’isola è stata chiusa nell’ottobre del 1981.
Altro luogo di interesse storico culturale è la Chiesa Parrocchiale di S.S. Giacomo e Quirico edificata nell’XI secolo è stata più volte distrutta dai pirati e ricostruita. Oggi la struttura esterna è rinascimentale mentre quella interna è decisamente barocca. Qui sono presenti alcuni dipinti preziosi, ma il quadro più importante è attribuito a Giovanni di San Giovanni Valdarno (1592/1636) e raffigura le nozze mistiche di Santa Caterina di Alessandria. Lasciandosi alla destra la Chiesa dei SS. Giacomo e Quirico, in fondo alla via si trova la Chiesa della Pietà del XVI secolo.
A Rio Elba è presente anche il Teatro Garibaldi, un piccolo teatro recentemente ristrutturato, dove vengono svolte le principali attività del borgo.
Interessanti sono anche i vecchi Lavatoi con le bocche in ottone, la Valle dei Mulini dove un tempo ne esistevano ben 22 alimentati dalla sorgente dei Canali e la Chiesa delle Anime, dove recentemente un gruppo di volontari ha curato il rifacimento di un presepe meccanico, che ricostruisce la Rio dei secoli scorsi, con le sue attività connesse alla miniera.
In località i Canali si trova la Casa del Parco di Rio nell’Elba, dove si trovano numerose informazioni sulle bellezze del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Nei pressi dell’antica “Grassera”, un villaggio medievale distrutto dai pirati turchi nel 1500, lungo la strada che porta verso Nisporto e Nisportino, si trovano l’Eremo di Santa Caterina, piccolo santuario del XVI secolo, e l’Orto Elbano dei Semplici, che conserva una varietà di piante tipiche elbane.